La straordinaria opportunità offerta dal CSR per attirare i Top Talents

Includere la Corporate Social Responsibility nei processi di recruitment aziendali è un’opportunità che produce vantaggi competitivi enormi.

Nella continua ricerca dei cosiddetti Top Talents, le aziende e in particolare le strutture di Human Resources sono sempre in cerca di strumenti e metodi per attirare talenti che non solo siano in grado di svolgere il lavoro nel modo più efficace ed efficiente possibile, ma che siano anche ottimi team player: nella soddisfazione del proprio ruolo sia interno che esterno all’azienda, l’ambizione è che i nuovi talenti siano anche veri e propri “supporters” dell’azienda stessa, aiutandola nel continuo sviluppo e innovazione, ma anche nel sostenere la cultura aziendale.

In questa battaglia per attirare i migliori talenti, la promozione della strategia di Corporate Social Responsibility svolge un ruolo molto chiaro, sia direttamente che indirettamente. Soprattutto nei confronti di chi è sensibile a certi argomenti, la CSR fornisce un differenziatore autentico, che accresce la confidenza dei candidati nell’azienda, che contribuisce a stimolare energia e voglia di fare, che di fatto diventa parte integrante nella considerazione delle posizioni aperte proposte dall’azienda nel confronto con analoghe posizioni in altre realtà.

Responsabilità Sociale d’Impresa e Selezione dei migliori talenti sono due obiettivi in rapporto sempre più stretto. Una statistica pubblicata nel report “Combining CSR Into Your Corporate Recruiting and Culture” da YourCause nel ‘20, indica nel 68% la percentuale di americani che dichiarano di essere attratti da aziende che dimostrano attenzione sociale all’interno della propria comunità.

D’altronde, nel mondo del business attuale, tutte le aziende hanno la necessità di rimanere connesse con l’ecosistema in cui operano, cogliendo il massimo dalle iniziative e programmi di Corporate Social Responsibility per fornire ai propri dipendenti strumenti per esprimere le loro passioni e disponibilità fuori dal luogo di lavoro, per favorire la permanenza in azienda dei propri talenti, per accrescere il livello di engagement e di connessione con i valori culturali aziendali. I numeri certificano in maniera chiara come un lavoratore contento e che si senta realizzato in vari aspetti della propria vita professionale sia poi più propenso a lavorare più duramente, a rimanere in azienda più a lungo. Insomma, le politiche di Corporate Social Responsibility sono sia un valido strumento per attirare nuovi talenti, sia uno strumento per conservarli nella propria organizzazione.

Lo stesso report sopra menzionato, riporta come, entro il 2025, il 75% dei nuovi lavoratori saranno parte delle fasce che ogni chiamiamo Millennials e Generazione Z.  Per rimanere competitivi e attrarre talenti da queste fasce, le strategie di recruitment devono evolvere.

Uno studio proposto da Cone Communication mostra come il 51% dei Millennials e Gen Z hanno dichiarato apertamente di aver cercato informazioni sulle pratiche commerciali delle aziende già in fase di acquisto dei prodotti. Quelli che hanno dichiarato di cercare informazioni sull’attenzione dell’azienda allo sviluppo sociale e all’attenzione all’ambiente sono ben il 76% !.

La stessa analisi mostra come il 64% dei Millennials dichiara che rifiuterebbe un lavoro se il potenziale datore di lavoro non avesse un programma chiaro e definito di sviluppo sociale (CSR) e il 75% degli stessi Millennials accetterebbe un lavoro con un salario più basso se volesse dire lavorare per una organizzazione socialmente responsabile e che valorizza le passioni e disponibilità dei dipendenti.