Le priorità dei programmi CSR per le aziende

Quando si implementa un programma di Responsabilità Sociale d’Impresa, obiettivo dell’azienda e’ almeno duplice: engagement e arricchimento personale dei dipendenti (con conseguente aumento di produttività e fedeltà della propria workforce), semplificazione di tempi e modi per raggiungere i propri obiettivi di business.

A questi si aggiunge probabilmente il desiderio di contribuire al benessere sociale ed ambientale del proprio ecosistema, ma possiamo tranquillamente dire che questo obiettivo, pur apprezzabile, e’ probabilmente dietro nella lista degli obiettivi. Potremmo quasi dire che il beneficio per Enti ed Associazioni NoProfit sia quasi una “piacevole conseguenza” di queste pratiche, a beneficio di tutti. Nel linguaggio del business, si tratta del più classico dei win-win-win, in cui vincono tutti: l’azienda, i dipendenti, l’ecosistema sociale.

Per perseguire il primo obiettivo, centrato sui propri dipendenti, l’azienda si pone come target il maggior coinvolgimento possibile del proprio personale: un team coinvolto in vari aspetti anche extralavorativi, che valuta positivamente l’impatto sociale della propria azienda, che si impegna in altre sfide per nome/nel nome della propria azienda, che può contribuire a enti/associazioni NoProfit a cui si sente vicino, tutto questo porta certamente il dipendente ad essere più motivato e produttivo. Per questo gli obiettivi principali dell’azienda, per questo specifico punto, si riportano le prime 7 priorità a seguito di un survey prodotto da blackbaud nel 2019 intervistando Professionisti dell’ambito CSR:

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La seconda, terza, quarta priorità della tabella, tutte in netta crescita, mostrano in maniera chiara il focus specifico sui dipendenti!

La prima priorità, poi la quinta, sesta, settima, si riferiscono più in generale a tutti gli stakeholders, che comprendono i dipendenti, ma includono anche fornitori, azionisti, istituzioni locali, ecc.  tutti quelli che hanno un “interesse” diretto o indiretto nell’azienda.

Ancora una volta, quindi, è evidente l’engagement dei dipendenti come un target primario di queste politiche, con innumerevoli benefici.

I programmi Corporate Social Responsibility più comuni, in termini di “Giving”, quindi di effettive donazioni da parte dei dipendenti/azienda, sono i seguenti:

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Il “Matching Gift Program” e’, come atteso, il primo in termini percentuali. Per questo motivo questo blog propone una sezione ad-hoc per questo programma e vari casi reali di esempio.

 Il Giving, in generale, propone indicatori in crescita sotto molti punti di vista. Si tratta di un trend in atto da diverso tempo, CECP nel report Giving in Numbers pubblicato nel 2019, discute un aumento dell’11% in due anni e una crescita del 9% a livello di International Giving, quindi anche nel coinvolgimento delle filiali estere delle multinazionali.

Lo stesso report mostra le principali metriche che le aziende utilizzano per “misurare” i benefici di questi programmi, sia a livello dei dipendenti attuali, sia in termini di attrattività di talenti esterni (su questo punto, c’è una sezione dedicata in questo blog), “Employee Metrics”:

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