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Gli obiettivi di business della strategia Corporate Social Responsibility

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L’altro obiettivo, dichiarato o meno, ma certamente coerente con le necessità e lo sviluppo stesso dell’azienda, e’ il miglioramento dei risultati economici dell’azienda, sia esso in modo diretto o indiretto.

Una crescita a medio e lungo termini di un’azienda oggi non può prescindere da reputazione, capacità di attrarre i migliori talenti, abilità nel tenersi stretti i dipendenti migliori e, in generale, avere una immagine pulita e trasparente.

Il report “Human Social Responsibility – CSR Programs as an Employee Engagement Tool” di Dicembre ’19 riporta il risultato di un survey specifico sull’argomento:

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Secondo l’articolo “Are People Willing to Pay More for Socially Responsible Products: A Meta-Analysis”, pubblicato da New York, NY: Stern School of Business, l’impatto sulla bottom line delle aziende dei programmi Corporate Social Responsibility può essere riassunto con queste medie:

  • Le aziende con efficaci programmi CSR vedono una crescita media del 20% del fatturato direttamente rapportabili a tali programmi;
  • Le aziende con efficaci programmi CSR vedono un incremento medio del 10% in termini di Customer Satisfaction;
  • Le aziende con efficaci programmi CSR generano un incremento del 60% per quanto riguarda la propensione all’acquisto da parte dei consumatori.

Per quanto riguarda la misurazione di questi benefici di business, le aziende tipicamente usano sia dashboard che specifici KPIs (key performance indicators). Un report, pubblicato da CECP intitolato “Giving In Numbers 2019”, riporta questa divisione sulle metriche giudicate più importanti dai professionisti di un panel di oltre 150 aziende internazionali (“Brand/Customer Metrics”):

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A livello di strumenti che utilizzano per raccogliere queste metriche:

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Le priorità dei programmi CSR per le aziende

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Quando si implementa un programma di Responsabilità Sociale d’Impresa, obiettivo dell’azienda e’ almeno duplice: engagement e arricchimento personale dei dipendenti (con conseguente aumento di produttività e fedeltà della propria workforce), semplificazione di tempi e modi per raggiungere i propri obiettivi di business.

A questi si aggiunge probabilmente il desiderio di contribuire al benessere sociale ed ambientale del proprio ecosistema, ma possiamo tranquillamente dire che questo obiettivo, pur apprezzabile, e’ probabilmente dietro nella lista degli obiettivi. Potremmo quasi dire che il beneficio per Enti ed Associazioni NoProfit sia quasi una “piacevole conseguenza” di queste pratiche, a beneficio di tutti. Nel linguaggio del business, si tratta del più classico dei win-win-win, in cui vincono tutti: l’azienda, i dipendenti, l’ecosistema sociale.

Per perseguire il primo obiettivo, centrato sui propri dipendenti, l’azienda si pone come target il maggior coinvolgimento possibile del proprio personale: un team coinvolto in vari aspetti anche extralavorativi, che valuta positivamente l’impatto sociale della propria azienda, che si impegna in altre sfide per nome/nel nome della propria azienda, che può contribuire a enti/associazioni NoProfit a cui si sente vicino, tutto questo porta certamente il dipendente ad essere più motivato e produttivo. Per questo gli obiettivi principali dell’azienda, per questo specifico punto, si riportano le prime 7 priorità a seguito di un survey prodotto da blackbaud nel 2019 intervistando Professionisti dell’ambito CSR:

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La seconda, terza, quarta priorità della tabella, tutte in netta crescita, mostrano in maniera chiara il focus specifico sui dipendenti!

La prima priorità, poi la quinta, sesta, settima, si riferiscono più in generale a tutti gli stakeholders, che comprendono i dipendenti, ma includono anche fornitori, azionisti, istituzioni locali, ecc.  tutti quelli che hanno un “interesse” diretto o indiretto nell’azienda.

Ancora una volta, quindi, è evidente l’engagement dei dipendenti come un target primario di queste politiche, con innumerevoli benefici.

I programmi Corporate Social Responsibility più comuni, in termini di “Giving”, quindi di effettive donazioni da parte dei dipendenti/azienda, sono i seguenti:

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Il “Matching Gift Program” e’, come atteso, il primo in termini percentuali. Per questo motivo questo blog propone una sezione ad-hoc per questo programma e vari casi reali di esempio.

 Il Giving, in generale, propone indicatori in crescita sotto molti punti di vista. Si tratta di un trend in atto da diverso tempo, CECP nel report Giving in Numbers pubblicato nel 2019, discute un aumento dell’11% in due anni e una crescita del 9% a livello di International Giving, quindi anche nel coinvolgimento delle filiali estere delle multinazionali.

Lo stesso report mostra le principali metriche che le aziende utilizzano per “misurare” i benefici di questi programmi, sia a livello dei dipendenti attuali, sia in termini di attrattività di talenti esterni (su questo punto, c’è una sezione dedicata in questo blog), “Employee Metrics”:

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CSR - Differenza fra Donazioni e Sponsorizzazioni

Le Sponsorizzazioni: Dettagli, Vantaggi e Agevolazioni. I punti di vista di Associazione NoProfit e Aziende

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Il contratto di sponsorizzazione è un accordo tra due parti dove l’una, l’azienda sponsor, si impegna a riconoscere un corrispettivo economico, e l’altra parte, soggetto sponsorizzato, si impegna a fornire prestazioni pubblicitarie attraverso, ad esempio, la partecipazione ad eventi la cui notorietà è tale da poter veicolare attraverso il pubblico la conoscenza, l’immagine, il nome e il marchio dello sponsor.

Pertanto, il soggetto sponsorizzato si impegna ad assumere accanto alla propria denominazione i caratteri distintivi, il marchio dello sponsor e apporre gli stessi su abbigliamento di gioco, su stampe, pubblicazioni pubblicitarie e su tutto quello che possa essere utile al fine di divulgare nel modo più estensivo, come da previsioni contrattuali, l’immagine dell’azienda sponsor, durante le varie attività

Dal punto di vista fiscale, le sponsorizzazioni sono da inquadrare nella più ampia categoria della pubblicità commerciale e, per espressa previsione di legge, configurano sempre lo svolgimento di un’attività commerciale, sia ai fini IVA che ai fini delle imposte dirette.  Da ciò deriva che, a fronte di una sponsorizzazione, una Associazione NoProfit dovrà sempre emettere fattura assoggettando ad IVA il corrispettivo ricevuto.

Ne consegue che, per poter stipulare contratti di sponsorizzazione è indispensabile per l’Associazione NoProfit aprire la partita IVA, in quanto trattasi di attività commerciale per definizione, con le conseguenze del caso.

– “Benefici per le aziende e Limiti agli importi”

Il contratto di sponsorizzazione rappresenta, per diverse aziende, uno dei metodi migliori per fare “branding”. Oltre a costituire una forma di pubblicità volta a rafforzare l’immagine presso il pubblico, attraverso tale contratto è possibile alleggerire il carico fiscale grazie alla deducibilità fiscale dei costi sostenuti.

Generalmente, uno degli elementi che una potenziale azienda Sponsor valuta prima di procedere ad una sponsorizzazione è la deducibilità, dal punto di vista fiscale, del relativo costo

Per l’azienda sponsor “Le spese di pubblicità e di propaganda sono deducibili nell’esercizio in cui sono state sostenute o in quote costanti nell’esercizio stesso e nei quattro successivi…”, così recita l’articolo 108, comma 2, n. 917/1986 testo unico delle imposte sui redditi.

L’articolo 90, comma 8, legge 289/2002 prevede che: “Il corrispettivo in denaro o in natura in favore di <vari modelli di associazioni noprofit…> costituisce, per il soggetto erogante, fino ad un importo annuo complessivamente non superiore a 200.000 euro, spesa di pubblicità, volta alla promozione dell’immagine o dei prodotti del soggetto erogante mediante una specifica attività del beneficiario, ai sensi dell’articolo 108, comma 2, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917”.

Questa norma è fondamentale in quanto introduce una presunzione legale assoluta di inerenza della spesa. A fronte di ciò le sponsorizzazioni erogate nei confronti delle ASD sono deducibili integralmente, in qualità di spese di pubblicità, dal reddito del soggetto erogante fino ad un importo di 200.000 euro.

Sullo specifico punto delle Condizioni per fruire della deducibilità, la circolare 21/E/2003, e la successiva risoluzione 57/E/2010, hanno confermato come sia possibile fruire di tale agevolazione solamente rispettando le seguenti condizioni:

  • i corrispettivi erogati devono essere destinati a promuovere l’immagine o i prodotti del soggetto erogante;
  • a fronte delle somme erogate deve sussistere una specifica attività dell’associazione beneficiaria;

Anche la Cassazione ha più volte sentenziato in più occasioni come sia proprio il comma 8 art. 90 a qualificare “ex lege” le spese indicate come pubblicitarie.

Pertanto, il limite massimo di 200.000 euro annui, entro il quale le somme corrisposte a enti e associazioni a fronte di prestazioni pubblicitarie e di sponsorizzazione sono di conseguenza interamente deducibili dal reddito d’impresa.

Tuttavia, non si esclude che corrispettivi superiori a tale soglia fruiscano anch’essi dello stesso trattamento se le somme siano erogate a fronte di contratti che caratterizzano sostanzialmente un rapporto di sponsorizzazione. Questo emerge chiaramente dalla risoluzione n. 57/E 2010 con cui l’Agenzia delle Entrate ha indicato il corretto trattamento fiscale dei corrispettivi, erogati a favore di enti ed associazioni noprofit, eccedenti la quota annua di 200.000 euro.

DOMANDE AL POST 3:

1. Quali sono le possibili contestazioni o quali sono i requisiti formali per rendere valida una sponsorizzazione ?

Non è raro che l’amministrazione finanziaria dello Stato contesti la deducibilità delle spese. In particolare, sono oggetto delle rimostranze la mancanza di inerenza, l’antieconomicità del costo e persino l’inesistenza oggettiva dell’intera operazione.

l percorso che porta alla deducibilità dei contratti di sponsorizzazione richiede, pertanto, la verifica della sussistenza di alcuni fattori. Ad esempio, deve essere riscontrabile un’effettiva attività pubblicitaria messa in atto dal soggetto beneficiario e finalizzata alla promozione dell’immagine o dei prodotti dell’Azienda Sponsor. A tal fine è opportuno procedere, innanzitutto, alla sottoscrizione di un contratto di sponsorizzazione nel quale formalizzare gli obblighi assunti dalla Associazione a fronte del corrispettivo pagato dallo sponsor. In genere le attività concordate consistono nella promozione del marchio aziendale, mediante apposizione dello stesso sull’attrezzatura utilizzate, sulla cartellonistica, su manifesti e volantini. Il rispetto di questo tipo di condizioni potrà essere dimostrato ad esempio grazie alla documentazione fotografica delle competizioni affrontate.

A proposito della riscontrabilità, sebbene non esista alcuna disposizione di legge che obblighi a redigere un contratto di sponsorizzazione o di pubblicità, è comunque consigliabile stipulare il contratto nella forma di scrittura privata a cui seguirà sua registrazione nell’ufficio competente. In merito a quest’ultima incombenza ed alla relativa imposta, occorre rilevare che il contratto di sponsorizzazione non rientra tra quei contratti per cui sussiste l’obbligo di registrazione. L’imposta di registro non sarà pertanto dovuta fintanto che non si ritenesse di dover “usare” detto contratto. Qualora, ad esempio, dovessero insorgere controversie in fase di adempimento e si rendesse così necessaria la registrazione del contratto per il suo utilizzo giudiziario.

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CSR - Differenza fra Donazioni e Sponsorizzazioni

Erogazioni Liberali (Donazioni): Dettagli, Vantaggi e Agevolazioni. I punti di vista di Associazione NoProfit e Aziende

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Le Erogazioni Liberali sono donazioni spontanee di somme di denaro o beni effettuate a favore di ONLUS, ONG, ASD, APS, Università, Scuole o Enti Culturali e dello Spettacolo di vario genere, Istituzioni Religiose, Istituti di ricerca e/o Ospedalieri, partiti politici.

“Erogazione Liberale” è una terminologia burocratico-fiscale per definire quelle che tutti noi chiamiamo DONAZIONI (oppure Liberalità …)

Ma visto che le Erogazioni Liberali sono, per le associazioni No Profit, entrate istituzionali completamente esentasse, nonché il metodo più efficace per finanziare le proprie attività, è molto importante dettagliarne i contorni, già dalla terminologia.

– “Liberale” in termini di importo

Il termine “liberale” indica in maniera inequivocabile che l’importo della donazione deve essere “Libero”, cioè non-predeterminato.

Ad esempio, non è possibile proporre donazioni con “importo minimo” o imponendo qualsiasi altro requisito economico.

  • –  “Liberale” in termini di assenza di vincoli o contropartite

Allo stesso tempo il termine “liberale” indica che la donazione stessa deve essere non vincolata. Non deve esserci, dal punto di vista formale, il cosiddetto “Nesso di casualità “, ovvero non deve avvenire per ottenere qualcosa in cambio, che sia un oggetto o un servizio.

Per questo, ad esempio, non è possibile organizzare un evento e chiedere una offerta ad una azienda in cambio di un banchetto o una postazione per proporre i propri servizi;

Allo stesso tempo, non è possibile chiedere erogazione liberale ad un ente in cambio dell’esposizione di logo o brand aziendale.

Il ragionamento è abbastanza semplice. Siti specializzati come Team Artist lo illustrano in maniera chiara: se non fosse così, cosa impedirebbe al panettiere di chiudere la sua ditta e fondare una Associazioni di Panificazione e donare il suo pane in cambio di una donazione esentasse? Cosa gli impedirebbe altrimenti di fissare anche un parametro di “Donazione al Chilo”? “Oggi il pane integrale viene 5 euro di donazione al chilo!”.

Il concetto dell’assenza del nesso di casualità è particolarmente rilevante. Questo è quello che distingue una donazione da una vendita. Nel secondo caso, siamo di fronte a una entrata commerciale e come tale deve essere sottoposta a tassazione.

Questo vale sia per i passaggi di denaro da Persone all’Associazione, da ente o istituzione Privata (o Pubblica) all’Associazione. Ma vale anche all’inverso, quando è l’Associazione ad erogare una donazione verso un altro ente, assolutamente possibile, ma non per nascondere dietro una donazione da parte della NoProfit per l’affitto di una sala o il rimborso delle spese di un evento organizzato insieme. E’ molto importante che l’ente NoProfit controlli, evitando di passare dalla parte del torto: ricevere una ricevuta con scritto “Donazione per uso del Salone” è una chiara evasione fiscale di cui l’Associazione diviene di fatto complice.

E’ importantissimo questo passaggio perché’ storicamente le Associazioni sono state utilizzate di fatto per occultare denaro o creare fondi neri. I controlli finanziari tendono a individuare questi movimenti, spesso utilizzati in modo illegale per occultare il pagamento di qualcosa.

Comunque, il Decreto Ministeriale del 3 ottobre 2002 riconosce al “benefattore” una forma di riconoscimento morale, consistente in un pubblico ringraziamento da parte del destinatario. Questo è quello che tipicamente viene definito “beneficio indiretto”…

– “Vantaggi delle Donazioni e Agevolazioni Fiscali delle ASD”

La donazione, diversamente dalle entrate di contratti di sponsorizzazione, rientrando nella sfera istituzionale dell’attività associativa, non comportano per l’associazione l’apertura della partita iva.

Questo è il punto focale. Per evitare l’apertura di partita IVA, il mezzo di finanziamento possibile per le Associazioni NoProfit è rappresentato dalle Donazioni.

L’elemento distintivo degli enti non commerciali (associazioni, onlus, associazioni sportive, ecc…) è costituito dal fatto che non svolgono, almeno in maniera prevalente, attività commerciale, e che sono enti senza scopo di lucro. Ai fini della qualificazione dell’ente come non commerciale è necessario avere come punto di riferimento le previsioni contenute nello statuto e l’attività effettivamente svolta dall’ente.

Nell’ambito delle attività delle associazioni, sono da considerarsi non commerciali, e quindi non soggetti a tassazione:

  • tutte le attività svolte verso gli associati, in conformità alle finalità dell’associazione
    • Queste associazioni possono svolgere attività a pagamento verso i loro associati, in diretta attuazione degli scopi associativi, che sono considerate fiscalmente irrilevanti.  I corrispettivi percepiti da queste attività (come ad esempio corsi, stage, lezioni e altre iniziative a cui partecipano i soci) non sono soggetti ad alcuna tassazione e sono esentati anche dal pagamento dell’IVA. Per svolgere tale attività a pagamento, l’associazione potrà operare solo con il proprio Codice Fiscale, emettendo delle ricevute non fiscali.
  • le quote associative dei soci (quota d’iscrizione annuale) e gli altri contributi versati dai soci all’associazione;
  • le donazioni ricevute dall’Associazione;
  • i contributi corrisposti da amministrazioni pubbliche per lo svolgimento convenzionato, in regime di accreditamento, di attività aventi finalità sociali esercitate in conformità agli scopi dell’associazione;
  • i fondi pervenuti da raccolte pubbliche effettuate occasionalmente in occasione di determinate festività o ricorrenze;
  • i corrispettivi ricavati dalla cessione, anche a terzi, di proprie pubblicazioni cedute prevalentemente agli associati.

Perché sia applicabile questo regime di favore la legge fiscale (TUIR) prevede due requisiti fondamentali:

  • l’attività deve essere svolta a favore degli associati, essendo quella svolta a favore di terzi non soci normale attività commerciale;
  • l’attività deve essere svolta nell’ambito dell’attività istituzionale dell’ente.

Per beneficiare di queste importanti agevolazioni è però necessario una corretta redazione dello statuto, che tenga conto dei requisiti richiesti dalla legislazione fiscale, in mancanza dei quali l’associazione sarà esposta a possibili contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Gli statuti devono prevedere le seguenti clausole:

  • il divieto di distribuzione di utili, avanzi di gestione, fondi, riserve e capitali;
  • in caso di liquidazione dell’ente, l’obbligo di devolvere il proprio patrimonio ad altre associazioni od enti con le medesime finalità;
  • la disciplina uniforme del rapporto associativo;
  • l’obbligo di rendiconto economico finanziario annuale;
  • la libera eleggibilità dei soci e l’adesione ai principi di democrazia interna;
  • la non trasmissibilità delle quote sociali;
  • non è considerata commerciale la somministrazione di alimenti e bevande effettuata, a favore dei soci, presso la sede dell’associazione;
  • non è considerata commerciale l’attività di organizzazione di viaggi e soggiorni turistici a favore dei soci.

Anche per godere di tali agevolazioni lo statuto dell’associazione deve prevedere le clausole di cui sopra.

E’ opportuno rilevare che quando si parla di associazioni si intende un’attività organizzata in forma non professionale o imprenditoriale, quindi senza l’investimento di elevati capitali, con lavoro prevalentemente volontario o comunque svolto dai soci, senza l’uso di un organizzazione aziendale.

Diversamente, anche se i requisiti formali esaminati fossero rispettati e l’associazione operasse solo con i soci, l’ente verrebbe comunque considerato commerciale.

E’ importante precisare che la normativa qui esposta è ancora attuale nonostante l’approvazione della Riforma del Terzo Settore, che non è ancora entrata in vigore. Infatti, almeno fino all’anno 2020-2021 resta valida la preesistente disciplina fiscale in tema di enti no profit.  

– “Detraibilità e Deducibilità”

Nota per chi si perde fra i due termini, come me:

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Dal punto di vista fiscale, le donazioni effettuate da imprese nei confronti di enti ed associazioni noprofit non risultano deducibili dal reddito di impresa.

Per questo il target per il finanziamento degli enti NoProfit deve indirizzarsi verso enti o istituzioni (o privati) che “genuinamente” intendono supportare le Associazioni nelle proprie attività, non ricevendo alcun beneficio, tantomeno fiscale.

Dal punto di vista della tassazione per le aziende, le erogazioni liberali di modico valore non sono mai soggetta alla tassa sulle donazioni. Il concetto di modico valore dipende sia dalla somma in sé, sia dalle capacità economiche del donante. Sicuramente, per un privato cittadino, qualche centinaio di euro possono rientrare nel concetto di modico valore, mentre nel caso di una grossa impresa commerciale, anche la somma di migliaia di euro può essere considerata di modico valore.

Importante notare come siano incluse in questa categoria, oltre alle persone fisiche, anche le imprese individuali.

Da rilevare, inoltre, che tali erogazioni devono obbligatoriamente essere effettuate mediante l’impiego di bonifici bancari, versamenti postali, carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari circolari.  Ovviamente, l’Associazione NoProfit che riceve queste somme deve tenere idonee scritture contabili per rappresentare con completezza e analiticità le somme ricevute.

DOMANDE :

1. Quali sono i requisiti di trasparenza per le donazioni ?

Tipicamente l’ente o istituzione che accetta di erogare una donazione, si aspetta piena trasparenza nell’utilizzo e piena tracciabilità dei movimenti.

Anche per le donazioni è utile rilasciare una Ricevuta Generica per poter dimostrare al Fisco, in caso di Ispezione, che esiste un riscontro tra quanto dichiarato nel Rendiconto Economico Finanziario Annuale e le carte giustificative della Contabilità.

I versamenti delle donazioni devono essere effettuati tramite banca o posta oppure con carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari non trasferibili intestati all’associazione. Per questo ulteriore motivo è indispensabile che ogni Associazione NoProfit abbia un conto corrente.

Per esperienza, la trasparenza è anche lo strumento principale per stimolare sempre più donazioni, unite alla capacità del gruppo dirigente dell’Associazione di raccontare e spiegare gli obiettivi e l’utilizzo dei fondi. La comunicazione, oltre ovviamente alla rete di relazioni, è la principale componente per assicurare il successo di queste iniziative, con aspetti di marketing e promozione da considerare.

2. Ci sono altri benefici per le Associazioni Sportive Dilettantistiche ?

Le ASD sono in tutto e per tutto enti noprofit. Ci sono comunque altri benefici da comunicare ai propri associati. Le spese per le persone fisiche sono detraibili dall’Irpef nella misura del 19%, da calcolare su un importo massimo complessivo di 1.500 euro (quindi un recupero di imposte fino a 258 € l’anno), nel dettaglio si tratta del Codice 21 nella Dichiarazione dei redditi.

Inoltre, è bene ricordare che nel 2007, per promuovere lo sport tra i giovani dai 5 ai 18 anni, è stata introdotta anche la possibilità di una detrazione dall’Irpef del 19% su un importo massimo di 210 euro relativamente alle spese di iscrizione annuale a palestre, associazioni sportive, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica.

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CSR - Differenza fra Donazioni e Sponsorizzazioni

Erogazioni Liberali (Donazioni) e Sponsorizzazioni, concetti base

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Le sponsorizzazioni e le donazioni sono concetti profondamente diversi, che propongono diversi obblighi e regole alle Associazioni NoProfit.

La differenza tra erogazione liberale e sponsorizzazione è sostanziale ! Nel primo caso l’associazione riceve una donazione da un soggetto terzo, quale mero atto di mecenatismo, e non è obbligata ad alcuna controprestazione, mentre il contratto di sponsorizzazione è un accordo tra due parti dove l’una, l’azienda sponsor, si impegna a riconoscere un corrispettivo economico, e l’altra parte, soggetto sponsorizzato, si impegna a fornire prestazioni pubblicitarie attraverso, ad esempio, la partecipazione ad eventi la cui notorietà è tale da poter veicolare attraverso il pubblico la conoscenza, l’immagine, il nome e il marchio dello sponsor.

Affinché la donazione rimanga tale, la somma va rilasciata senza alcun tornaconto: deve cioè valere l’animus donandi, vale a dire il libero convincimento del donatore di voler contribuire economicamente verso il beneficiario, senza chiedere o pretendere nulla in cambio, sia esso oggetto o servizio.

La donazione, al contrario, rientrando nella sfera istituzionale dell’attività associativa, non comporterà per l’associazione l’apertura della partita iva.  Per questo è particolarmente rilevante nell’ambito NoProfit (Es: ASD), che tipicamente sceglie di non aprire la partita IVA.

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Caso Reale – Azienda VMware & Associazioni OstiaScacchi-ASD, AssCult 8bitInside, Kunthy childs

Descrizione Generale Della Procedura di Accesso – “Matching Donations”

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VMware Inc è una società multinazionale americana con quartier generale a Palo Alto (California) e centri di sviluppo a Palo Alto, San Francisco, Cambridge (Massachusetts) e a Bangalore in India. Si tratta di una realta’ di oltre 10 Miliardi di dollari di fatturato, presente in Italia con uffici a: Roma, Milano, Padova.

L’azienda VMware, che opera il Matching Gifts attraverso la VMware Foundation che, a sua volta, si avvale di BrightFunds per la gestione del servizio.

VMware propone, di base, un package di oltre 3000$ per ogni dipendente. Il budget è disponibile durante tutto l’anno e prevede ovviamente un importo di donazione minima per scatenare il processo di matching, della stessa cifra, da parte dell’azienda.

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Il processo può variare secondo le aziende, ma prevede comunque una fase di “nomination” dell’ASD, a cui segue la vera e propria procedura di registrazione (vetting).  

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Per rendere un po’ più complicata la questione, Bright Funds utilizza delle agenzie finanziarie specializzate, che soddisfano requisiti di certificazione molto stretti, per l’effettiva gestione economica dei pagamenti.  Si tratta di Global Giving oppure CAF-A.  

Nel dettaglio: “VMware is not GlobalGiving’s institutional or corporate partner.  Bright Funds (our Foundation portal vendor) is GlobalGiving’s institutional partner – Bright Funds, who manages the Foundation portal, works directly with GlobalGiving to collect its database of global NGOs.  For the purposes of the Foundation portal, GlobalGiving has more of a subcontractor relationship to VMware (i.e. through Bright Funds)”.

Può sembrare una serie di tecnicismi, ma la questione è particolarmente rilevante perché i processi di registrazione dell’ASD nei programmi aziendali vengono svolti di fatto interagendo con Global Giving, anche se mascherata dietro la gestione offerta da VMware Foundation, e i bonifici delle quote delle aziende arrivano con mittente “Global Giving”:

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Il processo di registrazione completo impiega circa due settimane, con alcuni punti di attenzione. VMware, ad esempio, richiede che l’ente no profit venga nominato da più dipendenti (nello specifico, è necessario che almeno 8 dipendenti la indichino come meritevole).

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Nella fase “Receiving Nominations”, i dipendenti dell’azienda sono chiamati a confermare come meritevole l’Associazione in questione, in almeno altri sette casi in aggiunta a quello che ha stimolato la procedura. I tempi, quindi, sono strettamente legati alla rete di relazioni interna all’azienda, essendo una azione estremamente semplice (accedere a una pagina della Intranet, relativa all’Associazione in nomination, selezionando il flag “Nominate”).

Una volta raggiunte le 8 nominations da parte di dipendenti dell’azienda, Global Giving (o CAF-A) inviano una mail di invito alla Associazione indicata, proponendo di completare al piu’ presto la procedura di vetting, vero nodo focale per ottenere l’eleggibilità a ricevere erogazioni liberali. Si tratta della fase “Awaiting Vetting”. Questa e’ quindi la fase dove e’ previsto il maggiore coinvolgimento da parte del Responsabile Legale dell’Associazione (in sostanza, il Presidente), per fornire le informazioni richieste per il completamento della procedura di registrazione al portale.

Un caso particolare e’ costituito dallo stato “In Waitlist”: ogni trimestre la VMware Foundation stimola un numero limitato di procedure di vetting, nell’ordine di 65 per-trimestre. L’indicazione di questo stato per una Associazione evidenzia una temporanea congestione della coda delle procedure di registrazione, ma di fatto si tratta di una condizione mai verificata sul campo.

Nella fase “Undergoing vetting”, la procedura ha quasi raggiunto il completamento: l’Associazione ha terminato il suo ruolo nella procedura e la palla torna a Global Giving. La tempistica in questo caso e’ molto variabile, da pochi giorni a qualche settimana, e si conclude con l’agognata mail che indica l’approvazione.

L’esito della procedura puo’ anche essere negativa, ma l’esperienza sul campo mostra come siano casi particolarmente rari. Fra le cause di mancata eliggibilita’, esplicitamente menzionate nella mail che comunica l’insuccesso della procedura, possono essere rilevate le seguenti cause: “Nonprofit unresponsiveness to vetting requests”, “Nonprofit does not provide required paperwork for vetting”, “Nonprofit is not registered with their local government”, ..

La mail di approvazione, invece, certifica la definitiva approvazione e la conseguente, immediata, eliggibilita’ a ricevere erogazioni liberali, comprendendo i Matching Gifts, attraverso il portale della VMware Foundation, accedibile dalla intranet aziendale. L’approvazione e’ valida per tutti i contesti di CSR, di donazioni, grant o anche per il cosiddetto Service Learning, la possibilita’ quindi per i dipendenti di spendere una settimana presso l’associazione, quindi prestando un lavoro alternativo presso l’Associazione in questione, completamente remunerato dalla VMware.

Attraverso questo modello, VMware dona oltre 4 Milioni di $ ogni trimestre in tutto il mondo !

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DOMANDE AL POST 1:

1. Che tipo di associazioni noprofit possono proporsi per questo programma ?

Il prerequisito è il supporto di un dipendente, per la nomination interna. I post successivi esplicitano diversi casi reale.

Il database delle associazioni che possono usufruire di questa opportunità è davvero grande, 135 membri:

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Le Associazioni che lo compongono ? L’elenco cambia spesso, ma se può servire per avere una idea … scrivete pure una mail, manderemo la lista alla data.

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Descrizione Generale Della Procedura di Accesso  – “Matching Donations”

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Dell Technologies, Inc. è una società multinazionale americana, fra le piu’ importanti al mondo nella produzione di personal computer e di sistemi informatici, con quartier generale a Round Rock (Texas). Si tratta di una realta’ con oltre 165.000 dipendenti in tutto il mondo e ampia presenza in Italia, in particolare negli uffici di Milano e Roma.

L’azienda Dell Technologies, opera il Matching Gifts attraverso la Fondazione Dell, a sua volta, si avvale di YourCause per la gestione del servizio.

Il dipendente Dell, attraverso la intranet e in particolare il portale HR, accede alla sezione di YourCause dedicata a Dell:

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In particolare, la sezione Give in alto al centro della pagina e’ quella relativa alle Donazioni dei dipendenti, con conseguente matching aziendale.

La sezione matching mostra infatti i programmi attivi, basati su donazione “singola” via carta di credito oppure anche su donazioni continuativa mensile con addebito diretto in busta paga:

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Per proporre una nuova noprofit nel programma, basta cliccare sul nome del dipendente in alto a destra e selezione “Help”, poi “Suggest an Organization”. A quel punto il dipendente deve riempire un semplice form, di fatto per i soli contatti della noprofit raccomandata, e fare “submit”.

Nel resto del processo il dipendente Dell non e’ disturbato. Il rapporto diventa diretto fra YourCause e il rappresentante legale dell’Associazione noprofit.

Nell’immediatezza della menzione del dipendente, parte una mail da support@yourcause.com diretta verso la mail indicata per l’associazione, con alcuni informazioni generiche su YourCause e l’Application Link per iniziare il processo di accredito.

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In termini di documentazione da fornire, YourCause richiede espressamente:

General Organizational Information

Current Board of Director List and Staff List

Copy of official government registration certificate (English translation)

Copy of governing/bylaws document (English translation)

Current Annual Report (English translation)

Audited Financial Statements and Information (English translation)

In aggiunta a questi, viene richiesto il completamento di due documenti, il primo dei quali necessita di particolare attenzione essendo ricco di dettagli da completare:

Certificate, Affidavit and Public Support Test (all 3 sections must be completed).

Board of Directors and Staff List.

Il primo documento e’ composto da 3 sezioni. Importante premessa, i dati finanziari vengono richiesti per gli ultimi 5 anni, mentre di solito sono richiesti solo gli ultimi due.

I due documenti in questione, da riempire, vengono spediti via mail da YourCause, nella mail di invito.

Ovviamente i documenti devono essere forniti in inglese, ma fortunatamente anche in questo caso viene esplicitamente ammesso l’utilizzo di tool di traduzione, tipo Google Translate, senza necessita’ di traduzioni giurate o simili, purche’ vengano spedite sia la versione in italiano che quella tradotta in inglese.

DOMANDE

1. Chi altro e’ seguito da YourCause

YourCause, di fatto una istituzione equivalente a BrightFunds o Benevity analizzati in altri post, supporta una serie di azienda, fra cui:

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Caso Reale: l’associazione “OstiaScacchi-ASD”

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OstiaScacchi e’ una Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD), specializzata nell’insegnamento degli scacchi a bambini e ragazzi.

Di seguito viene proposto il percorso di registrazione della noprofit, seguento il caso reale di OstiaScacchi-ASD.  Prerequisito, come discusso nel post precedente, e’ la segnalazione da parte di un dipendente Dell Technologies della noprofit e conseguente ricezione della mail di invito.

Tale mail di invito richiede il completamento della procedura entro due settimane dall’invio, ma propone anche una mail di supporto per dubbi o domande (yourcausevettingservices@blackbaud.com). Il supporto e’ particolarmente efficiente, si propone anche per collezionare i documenti richiesti e caricarli direttamente nel portale, tagliando i tempi ed evitando errori nella procedura, di fatto una sorta di “tutor” per il processo di vetting.

I documenti chiavi per il successo della procedura sono cinque:

– “Full statutes/constitution/bylaws. This should also include your dissolution clause.”

Si tratta quindi di condividere i documenti dello Statuto, dell’Atto Costitutivo, dell’attribuzione del Codice Fiscale. Come discusso nel post precedente, e’ necessario inviare sia la versione in italiano che quella tradotta in inglese.

– “Annual Activities Report, 2019 preferably”

Questo documento sarebbe il Rendiconto Economico e Finanziario Annuale, nella componente definita come Relazione di Gestione. Di fatto, il riassunto delle attivita’ dell’associazione, gli scopi perseguiti e i risultati raggiunti durante l’anno.  Se il REFA e’ ben fatto, questo passo risulta piuttosto semplice in quanto si tratta della semplice necessita’ di traduzione con Google Translate …

A titolo di esempio, la Relazione di Gestione distribuita da OstiaScacchi-ASD all’interno del proprio documento di Rendiconto Economico e Finanziario Annuale, presenta questi paragrafi, riportati per comodita’ nella versione in inglese:

Accompanying report to the 2019 Economic and Financial Statement (June 2020)

General situation

From an economic point of view,

From a sporting point of view,

From the point of view of visibility and institutional recognition,

From the point of view of the international exhibition,

From an organizational point of view,

From an associative and participatory activity point of view,

From the point of view of the teaching activity at the club,

From the point of view of teaching activity in schools,

Economic and financial aspects

(con riporto diretto a file excel dedicato, fornito con file allegato separato, come da punto successivo)

Plans for the year 2020

– “Financial statement/report to include assets, liabilities, income, expenses, etc.”

Per quanto riguarda la parte finanziaria, si consiglia vivamente di inviare le informazioni del Rendiconto Economico Finanziario Annuale nel formato più semplice possibile.

In questo contesto, si indica comunque qui di seguito un estratto del file excel fornito da OstiaScacchi-ASD:

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Di nuovo, sono richieste le versioni in italiano e in inglese.

– “Bank Document”

Si tratta, come accennato nel post precedente, di un documento specifico ricevuto nella mail di invito di YourCause.

Il documento e’ piuttosto semplice, di fatto una collezione delle informazioni necessarie per favorire il bonifico bancario relativo alle donazioni. Si riporta di seguito il documento vuoto, come riferimento:

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– “Certificate, Affidavit, Public Support test document”

Questo e’ il documento meno semplice del pacchetto e, di fatto, quello piu’ rilevante.

Si tratta di 9 pagine, con dati da riempire, divisi in tre sezioni. E’ prevista una prima sezione con le autocertificazioni da fornire, a cura del Rappresentante Legale:

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Come indicato nel testo alla fine della pagina, questa autocertificazione deve essere firmata da 2 rappresentanti dell’Associazione noprofit. A titolo di esempio, per OstiaScacchi-ASD, e’ firmata dal Presidente e dal Consigliere del Direttivo, nonche’ Direttore Tecnico, dell’Associazione.

La seconda sezione e’ denominata “Foreign Public Charity Equivalence – Affidavit of Officer”, in breve e’ il cosiddetto Affidavit: nel diritto britannico e statunitense, e’ una dichiarazione scritta e giurata, ma anche una affermazione solenne, utilizzabile davanti a un magistrato o pubblico ufficiale come prova laddove chiamati in giudizio.

Di seguito si riproduce un estratto di quello relativo a OstiaScacchi-ASD:

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La terza parte del documento e’ relativa alla parte finanziaria, con i dati richiesti per gli ultimi 5 anni. Si compone di due sottoparti, che vanno riempite con un preciso ordine, illustrato nel documento stesso.

Essendo di particolare rilevanza, si riporta l’esempio relativo a OstiaScacchi-ASD per quanto la maggior parte dei dati siano oscurati per confidenzialità:

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Di seguito la parte 2, con evidenza anche di come e’ comunicato il 5 x 1000:

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Dopo circa due giorni, via mail e’ comunicato l’esito della procedura !:

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La mail sopra preannuncia altri contatti, da YourCause, per il completamento della registrazione e l’allocazione di una pagina dedicata sul portale delle donazioni.

Il processo infatti continua direttamente su YourCause, dove la pagina dedicata alla noprofit viene visualizzata, insieme con le altre informazioni pendenti:

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Espandendo la parte delle notifications, infatti, e’ possibile verificare le azioni da completare:

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Cominciando dalla parte Affiliazione / Profile, di seguito le informazioni richieste:

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L’azione pendente sulle Disbursement Information riguarda il conto corrente dove verra’ eseguito il bonifico delle donazioni. Si riporta un estratto della (lunga) pagina di richiesta dei dati:

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Alla fine della pagina, e’ richiesto un documento che certifichi il conto corrente come proprio dell’Associazione no-profit.  E’ sufficiente caricare il documento di attribuzione dell’iban, o un qualsiasi estratto conto, preso dal web banking della propria banca, purche’ sia visibile per intero l’IBAN.

La terza azione pendente e’ relativa alle Compliance. Come ormai abitudine rispetto a tutti i post pubblicati in questo blog, le Compliance sono necessarie per garantire YourCause di fronte alle leggi americane sulle noprofit:

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Sono quattro punti, ognuno dei quali richiede una accettazione esplicita.

A titolo di esempio:

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L’immagine finale, con il completamento delle operazioni, deve apparire come:

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E’ molto importante, alla fine della procedura, ricevere la mail con la conferma delle impostazioni sul conto bancario. Si tratta di una mail del tipo:

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In caso di assenza di questa mail, necessario contattare il supporto.

DOMANDE

1. Qual’e’ lo sforzo richiesto al dipendente per stimolare una donazione poi finanziata dall’azienda ?

Nell’esempio specifico, l’origine del processo e’ ovviamente il dipendente di DELL Italia. Di seguito un estratto di quello che e’ richiesto, accedendo alla propria intranet.

Il primo passo e’ la selezione della noprofit all’interno del sottodominio Dell del portale YourCause:

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Selezionando Make a New Donation, si apre la pagina di selezione di importi e, eventualmente, la segnalazione di un progetto specifico cui si chiede di destinare i fondi.

Anche nel caso DELL, non ci sono commissioni applicate all’operazione, quindi tutto l’importo (sia esso quello del dipendente, sia esso quello dell’azienda) arriva alla noprofit in questione. Per quanto sia una pratica comune, particolarmente apprezzata, altri post in questo blog mostrano come non sia sempre questo il caso …

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Le seguenti immagini evidenziano il matching aziendale:

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Di seguito si riporto il resoconto finale dell’operazione e le informazioni dalla intranet aziendale:

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Tutto qui. Di fatto il dipendente deve seguire quattro semplici passi …

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Caso Reale – Azienda VMware & Associazioni OstiaScacchi-ASD, AssCult 8bitInside, Kunthy childs Senza categoria

Caso Reale: l’associazione “OstiaScacchi-ASD”

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OstiaScacchi e’ una Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD), specializzata nell’insegnamento degli scacchi a bambini e ragazzi.

Partendo dalla fine, al completamento della procedura di vetting, l’ASD è inserita in Global Giving e quindi presa in gestione da BrightFunds attraverso il portale di VMware Foundation:  

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Obiettivo di questo post, e del successivo relativo all’Associazione 8BitInside, è mostrare come è applicata la procedura di vetting, fornendo idee e raccomandazioni, applicabili non-soltanto al caso di VMware, ma di fatto a tutte le procedure di accreditamento nei programmi di CSR aziendali.

Questo post si focalizza sulle fasi di invito dell’Associazione OstiaScacchi, sulle comunicazioni con il dipendente VMware, sui resoconti disponibili. Per le diverse informazioni che GlobalGiving richiede durante la procedura, e’ possibile vedere l’altro posto relativo a VMware Foundation e specifico dell’Associazione 8BitInside.

Per ottenere l’eleggibilità a donazioni e relativo matching aziendale, è assolutamente necessario dal punto di vista legale seguire la procedura e comunicare in modo aperto quanto richiesto. Non si tratta di requisiti o procedure di VMware, ma di regole applicate secondo la legislazione americana, a cui l’azienda deve rifarsi data la sede legale negli USA.

È comunque da apprezzare come queste procedure siano molto semplificate grazie all’intermediazione di entità come GlobalGiving. Ad esempio, pur essendo presente il requisito di condivisione in lingua inglese dei documenti come Statuto o l’Atto Costitutivo o documento formale di attribuzione del Codice Fiscale, viene consentito di usare strumenti come Google Translate, consentendo quindi di evitare costi e tempi con traduzioni giurate o simili.  Allo stesso modo, Global Giving accetta i dati disponibili nel Rendiconto Economico Finanziario, nel formato elaborato dall’Associazione no-profit, senza proporre un formato specifico e conseguente necessità di “convertire” o “riclassificare” i dati.

Le informazioni richieste nella procedura di Vetting sono di 6 categorie:

Organization Details

Mission & Programs

Organizational Documents

Financial Information

Disbursements & Staff List

Terms & Conditions

Particolarmente importante, da cui il focus in questo post, e’ la sezione relativa ai documenti dell’Associazione (“Organizational Documents”) e la sezione finanziaria (“Financial Information”).

Per documentazione dell’Associazione si intendono tre documenti:

Il documento di attribuzione del Codice Fiscale

L’Atto Costitutivo

Lo Statuto

Per quanto riguarda Statuto e Atto Costitutivo, come accennato e’ sufficiente spedire una traduzione generale, come file testo. A titolo di esempio, solo per tranquillizzare il lettore, si tratta di un documento davvero semplice, ricavabile semplicemente copiando l’intero contenuto su Google Translate:

Un po’ più complicato il discorso relativo al documento di attribuzione del Codice Fiscale, che ovviamente è un foglio rilasciato dall’Agenzia delle Entrate e non è editabile. In questo caso si consiglia di inviare il file come l’esempio seguente, ponendo di fatto la traduzione dei campi principali sotto la figura del documento formale:

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Per quanto riguarda la parte finanziaria, si consiglia vivamente di inviare le informazioni del Rendiconto Economico Finanziario Annuale nel formato più semplice possibile.

In questo contesto, si indica comunque qui di seguito il modello di informazioni fornite per OstiaScacchi-ASD:

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Particolarmente importantissimo, le informazioni finanziarie devono essere fornite per gli ultimi 2 anni fiscali !

Il nuovo portale di GlobalGiving (Luglio 2020) chiede una informazione finanziaria aggiuntiva, ovvero il bilancio provisionale per l’anno in corso, in sostanza un semplicissimo budget delle entrate e uscite attese. Il suggerimento e’ di utilizzare lo stesso formato compilato per i bilanci dei due anni fiscali precedenti e semplicemente indicare le somme attese per ognuna delle voci. L’assunzione di entrate e uscite simili all’anno precedente e’ certamente una buona regola.

Il resto della procedura di inserimento dati viene mostrato nel post successivo.

Per il completamento della procedura, di seguito viene mostrata la mail di accettazione, ricevuta dal Presidente dell’Associazione:

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Allo stesso tempo, vengono subito informati gli (almeno 8) dipendenti che avevano partecipato al processo di Nominations dell’Associazione, in modo da stimolare da subito donazioni, che l’azienda poi provvede a matchare duplicando l’erogazione liberale proposta dal dipendente:

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Quando un dipendente esegue una donazione, di qualsiasi importo, il portale VMware Foundation fa partire la procedura di matching, automaticamente:

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In primo luogo, viene informato sia il dipendente che l’Associazione della nuova donazione:

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VMware Foundation, di nuovo tramite Global Giving, fornisce un estratto cadenzato dei contributi ricevuti, sia quelli dei dipendenti sia quelli dell’Azienda, in questo caso VMware (Aprile 2020):

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Ogni Associazione no-profit ha il suo profilo su GlobalGiving da cui gestire le informazioni in caso di modifiche, ad esempio in caso di cambio del conto corrente. A titolo di esempio, questo e’ il formato del link relativo all’accesso diretto: https://www.globalgiving.org/dy/v2/pe/organization/edit-disbursement.html?organization.id=XXXXX 

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DOMANDE AL POST 2:

1. Tempi

Le donazioni fatte dai dipendenti sono ammesse solo via Carta di Credito o Paypal, esclusivamente tramite il portale messo a disposizione da VMware Foundation e vengono rese disponibile all’ASD il mese successivo a quello di donazione.

Il matching gift da parte dell’azienda viene reso disponibile all’ASD via bonifico (in Euro) due mesi dopo la donazione del dipendente, quindi di fatto tre mesi dopo che la procedura è stata attivata via VMware Foundation portal.

Un’azione posta in essere dal dipendente a Gennaio, vedrà quindi la prima parte della donazione arrivare all’ASD a Febbraio, mentre la pari donazione operata dall’azienda verrà ricevuta ad Aprile.

Sempre meglio controllare l’effettiva erogazione dei contributi attesi: in caso di necessita’ di supporto, basta inviare una mail a disbursements@globalgiving.org, specificando sia la Foundation che l’Associazione.

2. Ricevuta per dimostrare pagamento e ottenere benefici fiscali

Ogni donazione e’ accompagnata da una ricevuta.

Interessante il riepilogo annuale che GlobalGiving invia al dipendente, con il resoconto delle proprie attività e i link per scaricare quanto necessario:

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3. Qual’e’ lo sforzo richiesto al Dipendente per far partire la procedura di Donazione con matching aziendale ?

Grazie dalla disponibilità di un dipendente dell’azienda, possiamo condividere la sua personale pagina della intranet aziendale. Nel caso VMware, la intranet è gestita con un modernissimo e molto efficiente sistema di workspace-management, ma le varie aziende propongono comunque l’accesso alla Foundation del CSR attraverso dei link dedicati nella propria intranet:

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In particolare, e’ prevista in questo caso l’icona del workspace-management che punta direttamente al portale della VMware Foundation:

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Come si puo’ notare in testa alla pagina, di fatto il portale VMware e’ visto come un particolare sottodominio di BrightFunds, che rappresenta, di nuovo, il gestore come una sorta di outsourcing del servizio nei confronti dei dipendenti VMware.  Altre aziende, circa 200 ad oggi (2020), che usufruiscono dei servizi di BrightFunds per le loro Fondazioni, proporranno portali di gestione della corporate social responsibility di fatto molto simili a questo.

Interessante, in basso a sinistra, il simbolo del cuoricino che indica a quanto no-profit il dipendente ha raccomandato e/o gestito donazioni.

La schermata e’ relativa a inizio Luglio 2020. Interessantissimo notare come, in soli sei mesi, l’azienda VMware ha contribuito direttamente e via i propri dipendenti ad elargire donazioni liberali per oltre 11.5 milioni di dollari !!

Nel momento in cui il dipendente sceglie l’opzione “Donate”, si apre la pagina di scelta della no-profit. Viene elencata l’ultima Associazione supportata, ma e’ possibile anche individuare una qualsiasi altra noprofit cercando nel database delle istituzioni certificate (che, in sostanza, hanno superato la procedura di vetting descritta nel dettaglio in due diversi post di questo blog, per OstiaScacchi-ASD e per l’Associazione Culturale 8BitInside):

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La selezione richiesta al dipendente e’ sulla natura della donazione, ricorrente o singola:

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,prima di entrare nella pagina effettiva di donazione:

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Cerchiate in rosso vengono evidenziate le parti dove e’ esplicitato il rapporto di matching, per cui l’azienda si impegna in questo caso a raddoppiare con propri fondi l’importo della donazione.

A seguire, le mail di conferma della donazione e le comunicazioni per il matching aziendale, riportate nel post.

La risposta della domanda posta e’ quindi: “davvero poco sforzo per il dipendente !”: di fatto e’ l’accesso al corretto portale tramite la propria intranet, la selezione della no-profit, la scelta di donazione singola ad esempio, la donazione con carta di credito. Tutto qui.

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Caso Reale – Azienda VMware & Associazioni OstiaScacchi-ASD, AssCult 8bitInside, Kunthy childs Senza categoria

Caso Reale: l’Associazione Culturale “8BitInside”

2020 Nessun commento

8 Bit Inside e’ una Associazione Culturale, con sede a Grottaferrata (RM) specializzata nella raccolta, nella promozione e diffusione culturale delle tecnologie informatiche degli anni passati , il cosiddetto retrocomputing.

Questo post mostra la procedura di vetting applicata, non ripetendo quanto gia’ presentato nel post relativo ad OstiaScacchi-ASD, ma focalizzandosi maggiormente sulle specificita’ della procedura e i vari dati richiesti.

Ovviamente, come descritto nei post precedenti, per l’Associazione Culturale 8 Bit Inside e’ stata eseguita la procedura di nomination da un dipendente, di supporto da almeno 7 altri dipendenti dell’azienda VMware attraverso il solito portale di VMware Foundation, di verifica delle fasi di pre-registrazione, le mail di invito, ecc.

Di seguito si mostra la mail di invito, da parte di Global Giving, una volta che gli 8 dipendenti aziendali hanno indicato l’associazione come meritoria:

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Da cui segue la richiesta di creazione dell’account:

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Da cui può partire l’effettiva procedura:

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Inizialmente vengono richieste alcune informazioni di base. Importante ricordare come l’EIN sia la traduzione del nostro Codice Fiscale, spesso riferito comunque anche come Government Registration Number o Government Registration ID:

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Questa pagina completa la prima categoria di informazioni, denominata “Organization” Details”, la prima delle sei previste:

Organization Details

Mission & Programs

Organizational Documents

Financial Information

Disbursements & Staff List

Terms & Conditions

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La seconda sezione, definita “Mission & Programs”, e’ piuttosto generica e racchiude informazioni generali sullo scopo e sui programmi dell’Associazione:

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La sezione successiva e’ relativa a “Organizational Documents”, di fatto la sezione dove vengono comunicati Statuto, Atto Costitutivo, Documento del Codice Fiscale.

La quantita’ di informazioni richieste e’ modesta, di fatto solo i documenti e una dichiarazione esplicita sulle clausole di Dissoluzione dell’Associazione (di fatto mandatorie in ogni Statuto di associazione no-profit). Per questo e’ sufficiente aver preventivamente preparato i documenti in lingua inglese, secondo le raccomandazioni gia’ espresse:

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Questa parte e’ stata gia’ descritta nel dettaglio nel post relativo all’Associazione OstiaScacchi-ASD, di seguito si mostra il riepilogo per 8 Bit Inside:

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La sezione successiva e’ relativa alle Informazioni Finanziarie che, come gia’ discusso nel post precedente, sono relative agli ultimi 2 anni fiscali (oltre all’indicazione del budget provisional per l’anno in corso):

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Attenzione particolare merita la sezione “Disbursement and Staff List”, in quanto questa e’ la porzione di registrazione dove vengono indicati i dati per i bonifici bancari delle Donazioni !

A titolo di esempio, per l’Associazione Culturale 8BitInside:

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La sezione Terms & Conditions riporta una serie di autocertificazioni, necessarie per la legislazione americana:

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La procedura volge al termine. Non rimane verificare quanto dichiarato, tramite la sezione “Review”. Si tratta ovviamente di una pagina particolarmente lunga, dove vengono mostrate contemporaneamente tutte le sezioni riempite, per una rapida revisione dei contenuti.

Di seguito si riporta solo un estratto, per familiarizzare con l’interfaccia:

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Il sistema dovrebbe fornire un messaggio di avvenuto invio dei dati, del tipo:

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,confermata subito dopo dalla ricezione di una mail quale:

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Fabio Palozza
  • Dirigente da quasi 25 anni in aziende multinazionali dell’Information Technology e della Sicurezza Informatica, con responsabilità in ambito tecnologico, marketing tecnico sia in Italia che in EMEA (Europa, MedioOriente e Africa).
  • Presidente e co-fondatore di OSTIA SCACCHI (Roma), associazione sportiva leader in Italia nell’ambito scacchistico giovanile, con 8 scudetti a squadre conseguiti solo negli ultimi 4 anni in diverse categorie giovanili, ente no profit quasi completamente finanziato da iniziative di CSR (Corporate Social Responsibility).
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